Visitare Rabat: cosa fare e vedere in 24ore In giro per la capitale del Marocco

Oggi vi parlo di Rabat, la capitale del Marocco. Devo essere sincera, appena sono arrivata ero molto prevenuta, ho pensato “ecco l’ennesima città imperiale, medina, souk e milioni di persone”. Poi arrivo qui e la realtà è ben diversa, sarà il fascino della città costiera? O sarà l’atmosfera ordinata e tranquilla? Non lo so, ma si respira qualcosa di diverso.
Se come me avete solo 24 ore di tempo e non volete perdervi tra le mille attrazioni da vedere, vi consiglio di seguire questa guida “ visitare Rabat “… per una giornata tra storia, la Kasbah des Oudaias e un romantico tramonto in riva al mare.
Il mio giro comincia qui, dal Palazzo Reale, sì perché Rabat oltre ad essere la capitale del Marocco, è la residenza ufficiale dei sovrani del Marocco, e lo si evince anche dal livello di sicurezza della città, ci sono guardie armate ogni 100mt! Il palazzo reale, anche se non è visitabile, fa parte di un complesso architettonico che comprende una Moschea, un Royal College, una biblioteca, una scuola di cucina e dei meravigliosi giardini alla francese.

Moschea Reale di Rabat
Sarà che provengo dalle chiassose medine di Marrakech, Fes e Meknes… ma qui non vola una mosca! È proprio questo silenzio a rendere l’atmosfera più magica, soprattutto quando si attraversa l’area dei giardini tempestati di cicogne.

I giardini della Residenza Reale di Rabat
Oggi sono veramente fortunata, è sabato ma ci sono pochissimi turisti in giro! Il giro continua verso la Torre di Hassan. È veramente imponente lo scenario che ho davanti ai miei occhi, la torre che in realtà doveva essere il minareto della moschea marocchina più grande del mondo e le circa 200 colonne che dovevano essere innalzate. È il lavoro incompleto più ordinato e bello che io abbia mai visto!

Minareto e la Torre di Hassan
Sul piazzale della Torre di Hassan, c’è anche il Mausoleo di Mohammed V, la tomba reale del Re Mohammed V e dei suoi figli.

Mausoleo di Mohammed V
Dopo quest’immersione culturale, mi sposto verso la Kasbah degli Oudaia. Attraversando la porta Bāb al-Wudāyya, ho l’impressione di essere finita all’interno di una città nella città. E in effetti è proprio così perché il termine qasba o kasbah significa fortezza, quindi all’interno delle mura c’è un mondo a sé.

L’entrata della Kasbah degli Oudaïa
Oltrepassata la porta tutto si dipinge di bianco e blu, mi sembra quasi di essere a Chefchaouen ” la città blu del Marocco”. La tranquillità che si respira è quasi imbarazzante, ma ecco che viene interrotta dal richiamo del muezzin alla Moschea di Al-Jamaa-Atiq, edificio religioso più antico di Rabat.

L’interno della Kasbah degli Oudaïa

In giro per la Kasbah
All’interno della Kasbah, c’è una splendida terrazza panoramica vista oceano, sembra il luogo ideale per ammirare il tramonto. Ma da lontano vedo il Faro di Rabat e decido che l’ora d’oro la trascorrerò lì. A sinistra del faro, comincia la “Corniche”, per noi semplicemente il lungomare di Rabat.
Le onde fanno paura solo a guardarle, sono altissime… ma devo ammettere che mi mancava troppo quest’odore di salsedine!

Il faro della città di Rabat
È in momenti semplici come questo che riesco ad emozionarmi! Resterei ore ed ore a guardare questo gruppetto di pescatori temerari.

Pescatori al tramonto – Corniche de Rabat
E tra un’onda e l’altra, è l’ora del tramonto, Rabat mi saluta così!

La Corniche – Il lungomare di Rabat
Qui puoi guardare il video del mio viaggio on the road in Marocco
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