Dormire nel deserto in Marocco Una notte sotto il cielo stellato del Sahara

Dormire nel deserto? È una di quelle esperienze che ognuno di noi dovrebbe provare una volta nella vita, abbandonare la propria zona di comfort e sentirsi parte integrante di questo meraviglioso universo.
Sono appena arrivata al campo tendato, peccato che non possa farvi sentire il battito accelerato del mio cuore…un mix di emozioni che non riesco a trascrivere. I miei occhi faticano a contenere lo stupore, la meraviglia… l’accampamento più assurdo che io abbia mai visto nella mia vita! Cosa c’è intorno a me? Tutto e niente, sei tende berbere disposte in cerchio, un’aria dove riposano i gentili dromedari che ci hanno portato fin qui, dune di sabbia a perdita d’occhio, il suono del vento… e tanta tranquillità!
Mi aspettavo qualcosa di spartano, ma diciamo che forse la mia immaginazione non arrivava fino a questo punto. Il letto speravo fosse rialzato, invece è adagiato a terra e come porta c’è un utilissimo tappeto berbero. Non vi nascondo il mio terrore ad affrontare questa notte, non sarà facile a causa della mia fobia degli insetti, ma non mi fermerò! Affronterò anche quest’avventura!

La stanza del Bivacco
Per raggiungere quest’accampamento, bisogna affrontare una “piacevole” passeggiata in sella al dromedario. Non l’avevo mai visto da vicino, è troppo buffo, quei labbroni giganti, le ciglia lunghissime… per non parlare del suo portamento bizzarro.
Alla mia partenza da Merzouga ero super carica, sognavo di camminare accanto al dromedario a piedi nudi, ma ho dovuto immediatamente abbandonare quest’idea, la sabbia è così fine che ad ogni passo si sprofonda, come se fossero sabbie mobili. Quindi niente! Mi sono dovuta accomodare sulla sua comodissima gobba per un’ora e mezza.
Prima di arrivare nel deserto, leggevo e sentivo parlare di “cammellata nel deserto”, ma in realtà non c’è mezzo cammello nel Sahara. Quindi come si chiamerebbe la passeggiata a bordo di un dromedario?… Boh non lo so! La cosa più interessante è che in quella gobba conservano il grasso, che può essere convertito in acqua ed energia quando il nutrimento è scarso. Quindi noi esseri umani nel deserto, senza bere e mangiare duriamo poco più di 48h, mentre queste creature possono vivere fino a 50 giorni d’inverno, e quasi 15 d’estate. Chapeau!

Il mio dromedario personale
Ma torniamo all’accampamento. È quasi ora di cena, siamo un gruppo di matti provenienti dalla Spagna, Italia e Brasile, e tra una chiacchiera e l’altra, sto studiando un’alternativa a quella “stanza”. Ho già viaggiato in tenda, dormendo sul materassino sottiletta per ben 25 giorni, ma quel tappeto che funge da porta non mi convince.
Ecco ho deciso! Nella “hall” del nostro accampamento, ci sono delle brandine in ferro, una di quelle diventerà di mia proprietà per una notte! Con il mio sacco a pelo e il cuscino gonfiabile diventerà il letto più bello mai avuto! E così dopo cena, mentre gli altri ballano e suonano i tamburi berberi mi sposto con nonchalance sulla brandina! Mi dispiace non poter partecipare alla festa, ma il mio motto stasera è ” occupa la brandina “.
Mission complete! Sono andati tutti a letto, si sente solo il rumore del vento e poi ci sono io, con gli occhi spalancati peggio di un gufo! La notte è lunga, è tempo di riflessioni! È difficile spiegare quant’è bella la vita! Quanti km possiamo percorrere nella nostra vita? Tantissimi, e ogni singolo km ci insegna qualcosa, viaggiare è una lezione di vita, è un processo di crescita continuo e quindi perché restare fermi? Sono felice di essere qui e quasi mi scoppia il cuore di gioia!
Il letto è tutt’altro che comodo, e probabilmente domani mattina dovrò raccogliere da terra la mia spina dorsale… ma quando mi capiterà di trascorrere una notte sotto un cielo carico di stelle? Sono milioni, brillano come non mai, e alcune sembrano così vicine… quasi come a farmi compagnia. Che meraviglia, questa notte resterà nel mio cuore per tutta la mia vita!

Il mio letto… sotto le stelle.
Sono le 6.00, è ora di assemblare le vertebre! Scherzo, è assolutamente fattibile! L’ora dell’alba è vicina, ma dicono che sia bellissimo ammirarla dalla grande duna! Considerando l’altezza e l’effetto sabbie mobili bisogna anticiparsi, perché è impossibile raggiungere la vetta in pochi minuti. Come risveglio è traumatico… ma ne vale la pena che ne dite?

L’alba nel deserto del Sahara
Bisogna tornare indietro, prima che salga la temperatura. Lascio questo bivacco con lo stesso battito cardiaco accelerato di ieri, perché è stato un viaggio in un deserto di emozioni. Come dice un vecchio detto dei Tuareg, “Dio ha creato il deserto perché gli uomini scoprissero la propria anima”.
Abbandonate i vostri comfort ed emozionatevi, questo è il mio augurio per voi!
Buon viaggio!

Tuareg e dromedario
Se hai voglia di scoprire le tappe del mio viaggio guarda questo video.
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