Questo posto mi ha stregato! A poche ore di macchina dall’incasinata città del Cairo, il Deserto Bianco , un’oasi di pace, una tappa obbligatoria per gli amanti dei luoghi incontaminati.


Quando andare?
Come posso organizzare quest’esperienza?
Cosa portare?
Video


Nel cuore della notte lasciamo Giza, abbiamo dormito una manciata di ore, ma l’adrenalina per l’inizio di questa nuova avventura non ci fa percepire la stanchezza. Dopo un centinaio di chilometri, la strada asfaltata ci saluta per sempre, iniziamo ad essere shakerati per bene, mentre fuori il buio pesto sta per lasciare spazio a un’alba incredibile.

Siamo alle porte del deserto, abbandoniamo la nostra utilitaria e saltiamo a bordo di una Toyota, aggressiva, pronta a sfrecciare tra dune di sabbia. Ad attenderci c’è anche un gruppetto di adorabili studenti egiziani, sono sorridenti e divertiti dal nostro abbigliamento. Ben presto ci rendiamo conto di essere inadeguati, i nostri vestiti non sono sufficientemente caldi, e di notte qui il termometro sfiora lo zero. Siamo preoccupati ma non chiediamo nulla, e loro con un sorriso a 3000 denti ci portano due bustoni strabordanti di vestiti invernali, giubbotti, sciarpe, calzini di peluche… un gesto concreto e pieno d’amore!

Siamo pronti alla partenza, verso l’Egitto più sconosciuto, tra oasi naturali e deserto. Attraversando le altissime montagne del deserto nero arriviamo alla Crystal Mountain, una montagna composta interamente da cristalli di quarzo, considerata la porta del deserto bianco.

Deserto Bianco in Egitto

Crystal Mountain

È ora di pranzo, la mia pancia brontola ( come sempre ) e non vedo l’ora di assaggiare qualche piatto tipico della cucina berbera. Ci fermiamo in una specie di ristorante, ma che di ristorante ha ben poco, qualche tavolo basso contornato da coloratissimi cuscini. Questa sosta ci permette di conoscere un po’ meglio i nostri compagni di viaggio, sono giovanissimi, simpatici e desiderosi di scoprire il mondo.

Tra un discorso e l’altro iniziano ad arrivare i primi piatti, e da italiana ” buona forchetta ” assaggio qualsiasi cosa. Quasi tutti i piatti sono a base di verdure, è tutto saporito, soprattutto il Baba Ganush, una salsa cremosa di melanzane unita a spezie varie, aglio, olio e salsa tahina. Una vera bontà!

Questa sosta è anche l’ultima occasione per salutare l’amatissimo WC, da questo momento ci saranno solo toilette con vista.

Il nostro viaggio prosegue verso Agabat Valley, una valle dove dune di sabbia incontrano altissime formazioni rocciose, dando vita a uno spettacolo di rara bellezza. Resterei ore ed ore ad ammirare tutto questo, a passeggiare a piedi nudi sulla sabbia con questa leggera brezza tra i capelli. Rimango attonita davanti a questa meraviglia, ed è inevitabile sentirmi un esserino piccino piccino.

La valle di Agabat nel deserto bianco in Egitto

Valle di Agabat

Le e le montagne nella valle di Agabat in Egitto

Le dune che sfiorano le vette della Valle di Agabat

Il sole in questo periodo tramonta presto, dobbiamo raggiungere la nostra postazione notturna, la ” New Valley ”  e costruire il nostro campo tendato in stile berbero.

Millenni di tempeste di sabbia e di vento hanno eroso e modellato le rocce, dando vita a forme veramente bizzarre, proprio come queste due rocce ” Chicken & Mushroom “. Questi monoliti giganti assumono colori diversi in base all’orario del giorno, dal bianco accecante del mattino all’ocra del pomeriggio.

New Valley nel deserto bianco in Egitto

New Valley ~ Chicken & Mushroom

Che ne dite, assomigliano veramente a un pollo e un fungo?

Chicken & Mushroom, le rocce nel deserto bianco in egitto

La silhouette del polletto sotto al fungo

Il sole ci sta salutando, gli ultimi raggi di sole che scaldano la pelle. C’è una luce bellissima, intensa, dorata, che avvolge qualsiasi cosa dando quel tocco in più.

È il momento di imbacuccarsi per bene, una, due, tre, quattro maglie, un piumino cento grammi, più il gubbino invernale di Eman, meglio metter su un’altro pantalone, con una sciarpona copro testa e collo. Con queste due trecce e conciata così sembro Obelix, ma sono pronta per questa notte!

Tramonto nella New Valley nel deserto bianco in Egitto

Tramonto nella New Valley

Attorno al fuoco aspettiamo la nostra cena, con poco successo canticchiamo canzoni arabe mentre invano cerco di fotografare meravigliose volpi desertiche. Ogni tanto mi isolo, nonostante la sabbia gelida, mi stendo a contemplare il luccichio di milioni di stelle. Era questo l’Egitto che desideravo!

La cena è pronta… aspetta solo noi!

Campo tendato sotto le stelle nel deserto bianco in Egitto

La cena sotto miliardi di stelle

Con la pancia piena e l’esofago in fiamme, a causa di un illegalissimo  Green Chili ( Ma chi l’ha creato? Portatemelo qui! Ora! ) mi infilo nel mio sacco a pelo e cerco di riposare un pochino.

Alle 05.00 suona la mia sveglia,” che bello sono sopravvissuta a questo gelo”. La cara Eman è l’unica che si è svegliata, l’unica che ha avuto il coraggio di uscire dal sacco a pelo e insieme attendiamo l’alba. Non parliamo, ma ci facciamo compagnia, l’una accanto all’altra, mentre contempliamo questo posto.

L'alba nel deserto bianco in Egitto

Aspettando l’alba

Se chiudo gli occhi, il suono del vento è simile a quello del mare e così ritorno a milioni di anni fa, quando questo posto, era un fondale marino. Sì, avete capito bene, qui c’era il mare per questo è facile trovare tracce di molluschi, crostacei, pesci, interi tratti di barriera corallina e conchiglie, tutti fossilizzati!

Non esistono parole che rendono giustizia a questo posto, l’energia che emana va vissuta sulla propria pelle!

Il fondale marino del deserto bianco in Egitto

Tracce di vita marina

I primi raggi di sole illuminano l’intera valle, sembriamo tante piccole lucertole immobili al sole, il vento stanotte ha cancellato tutto, ha spazzato via le nostre orme… oggi è un’altro giorno, oggi è un nuovo inizio!

شكرا الاصدقاء

Avventura nel deserto bianco in Egitto

I protagonisti di questa spedizione nel deserto

Quando andare

L’Egitto è uno di quei paesi che potete visitare tutto l’anno. A seconda della zona che avete intenzione di visitare, i periodi migliori per viaggiare possono leggermente variare.
In questo caso, il Deserto Bianco può essere visitato tutto l’anno, il clima è prevalentemente secco, con forti escursioni termiche notturne.

Come organizzare quest’esperienza

Solitamente non organizzo mai le mie escursioni da casa, preferisco sempre farlo sul posto, ma in questo caso non si può, quest’attività va organizzata con un minimo di anticipo! Accantonate l’idea di un ” fai da voi”,  è impossibile, questa è una zona militare, generalmente chiusa ai turisti. Permettono l’ingresso solo a persone di fiducia, che organizzano questo tipo di esperienze in 4×4.

Dopo aver chiesto a vuoto informazioni, tra alberghi e ” uffici turistici”, ci siamo imbattuti in quest’agenzia, piccola ma efficientissima, gestita da Amr, un cortese ragazzo egiziano @thetreehouseegypt

Vi basterà contattarli su Instagram o attraverso la loro pagina Fb, e comunicare le vostre date disponibili. Mi s

Cosa portare

– Tenda da campeggio
– Sacco a pelo invernale
– Intimo termico
– Abbigliamento invernale ( Gennaio – Marzo / Chiedete informazioni prima di partire )
– Occhiali da sole
– Power bank
– Batterie extra per fotocamere ( il freddo le scarica anche senza utilizzarle, per questo vi consiglio di infilarle in una tasca calda )
– Protezione solare

Video

Se siete curiosi di vedere i momenti migliori di quest’avventura, vi lascio il mio video.